Anna AltobelloCoreografo/Danza Moderna

Anna Altobello, friulana. Ci tiene a dirlo perché sono paesaggi che ha abbandonato prestissimo, ma la cui memoria ha suggerito strade da percorrere. Inizia a 6 anni una formazione in ginnastica artistica. Il tutto prosegue in un interesse per la danza e in particolare la tecnica Horton, unica possibilità di approfondimento alternativa nella sua città.

Inizia la sua formazione la ginnastica artistica e diversi sport. Successivamente inizia un percorso rivolto al teatro sperimentale, studiando con l’attore e regista friulano Paolo Nikli. Segue la prima esperienza professionale nel 2008, quando partecipa come performer al video arte “Descrizione del diluvio” del musicista compositore Paolo Pachini, presentato a Bruxelles al Festival Ars Musica e al Festival di Video Opera a Roma. Parallelamente continua a studiare con maestri della scena nazionale e internazionale, con i quali approfondisce il linguaggio della danza contemporanea e della performance.  Significativi nel suo percorso sono: la collaborazione con il Collettivo Jennifer rosa iniziata nel 2012 e che continua tutt’ora; il progetto “Madri e Figli” (Biennale College 2013) con Virgilio Sieni; la Biennale College 2016 con Boris Charmatz; l’incontro con l’attrice Francesca Sara Toich e il soprano Alessandra Borin per l’approfondimento sull’uso della voce e con la coreografa Francesca Foscarini, con la quale partecipa al progetto Landing Cagliari 2016. Nel 2014 crea il suo primo solo “Intenti” all’interno del progetto “Esperienze in variazione” promosso dal Comune di Padova, l’Associazione Carichi Sospesi e REV – Rete Veneta Arti Performative tra associazioni e professionisti legati all’arte performativa contemporanea, di cui sarà parte attiva dall’anno successivo. Dal 2014 è parte del direttivo dell’Associazione Culturale Artemis con la quale gestisce il Voll, spazio a Vicenza dedicato alle pratiche e idee sul contemporaneo, dove affianca Chiara Bortoli nella conduzione del laboratorio di danza contemporanea per persone over 60. Vince con il suo progetto “LAYout [3]_lo spazio c’è già” la residenza artistica presso lo spazio ab23 Vicenza in collaborazione con Alessandro Sanmartin.
È stata selezionata al Bando Azione 2016/17, progetto pilota per una rete stabile di alta formazione per la danza contemporanea sul territorio toscano (con Aldes/Cab 008/Compagnia Simona Bucci/Company Blu/Kinkaleri/Le Supplici/Mk/Ass. Sosta Palmizi); al Bando Anghiari Dance Hub 2016. E’ stata selezionata a Dna Appunti Coreografici 2016.

Mouth_superfame
Questo progetto nasce anche dal desiderio di un viaggio a piedi, dal Friuli all’Estonia sulle tracce del lupo, Da lôv a hunt (lupo, in friulano e estone). Dopo averlo scritto, mi sono accorta che il mondo animale mi ha dato il coraggio di affrontare con la giusta distanza il tema della fame. La mia in particolare.
E’ nato un pensiero, “Superfame”; inizialmente “mi sono vista da sola”. C’è un aspetto, di questo mio modo di leggere e intenzionarmi al mondo, che deve dirsi molto ancora con una sua autonomia, in solitudine; e questo l’ho portato in un assolo. Un altro invece ha bisogno di essere esplorato insieme ad altri corpi e condiviso con altri immaginari, a ricordarmi che non c’è fame che possa essere soddisfatta senza la presenza di “qualcosa d’altro”. Il mettere a disposizione qualcosa di personale ha, come speravo, portato a nuove derive.
La fame è diventata l’immagine di cinque donne, perché i numeri pari non mi piacciono, mi riportano alla simmetria; perché sono un gruppo e all’interno ci vedo la coppia – lo stato nascente di un movimento collettivo – e la quinta persona, il numero dispari, è per me l’elemento sconcertante, che irrompe, si combina un po’ di là e un po’ di qua e che a volte non sa dove mettersi. Poi si à rafforzata la voglia di trovare una semplicità dello “stato bambino”, ripercorrerne anche i momenti conflittuali tra fusione e distacco: il sentirsi interi, tutt’uno con l’altro e poi subito dopo qualcosa di nettamente estraneo. Così abbiamo attraversato alcune stanze, tutte insieme e da sole…qui alcuni nomi: spostamento, madre, frammenti, vuoto, incontro, territorio, insensato, distanza, gioco, ombra, persistenza, interezza, memoria…
Ad oggi siamo in tre.

MOUTH_SUPERFAME
ideazione e regia Anna Altobello
creazione e interpretazione Anna Altobello, Chiara Minoccheri, Michela Lorenzano
con il sostegno di Chiara Bortoli, Francesca Contrino e Spazio Voll (VI), Marianna Andrigo, Federica di Cesare